Questo sito utilizza cookie tecnici o assimilati, per rendere più agevole la navigazione e garantire la funzione dei servizi. Per approfondire, leggi la Privacy Policy.


Parrocchia di S. Colombano in località Settimo

 Quasi al centro del borgo che da essa prende il nome, la chiesa di San Colombano si affaccia su una piazzetta aperta sulla strada principale. Si ritiene che questa chiesa, dato il nome del santo titolare e la vicinanza alla Badia a Settimo, sia di fondazione monastica e più antica di quanto lascino supporre i documenti nei quali è rammentata solo dal XIII sec. Nel 1220 è, secondo il Calzolai, citata in documenti del Capitolo fiorentino. Nel 1237 la «parochia Sancti Columbani», nel cui territorio si estendevano naturalmente le proprietà del monastero di Settimo, è rammentata nella bolla di conferma di tali beni ai cistercensi che da poco si erano insediati nella badia. 

La vitalità della parrocchia nel XIII sec. è dimostrata anche dalla fondazione presso di essa di una compagnia laicale detta di San Sebastiano. Nel XV sec., inoltre, i Massagni fondarono nella chiesa una cappellania dedicata a santa Caterina.  La chiesa, ad unica navata, pur mantenendo probabilmente le proporzioni dell'impianto del XIII sec., si presenta completamente intonacata e con inserti più tardi. Nella semplice facciata il portale in pietra ha incorniciatura di tipo cinquecentesco. Sul suo asse si apre un grande occhio circolare. Sul colmo del tetto, nel calvario in pietra è infissa una croce di ferro. Il campanile a vela s'innalza sulla parte tergale.

All'interno la grande aula spaziosa sembra trovare un rapporto di equivalenza tra larghezza e altezza. La zona presbiteriale è rialzata da due scalini e conclusa dall'abside delimitata da un profilo in pietra. Delle due porte ai lati dell'abside quella di destra conduce alla sagrestia. Nel presbiterio sono appese due grandi tele. A destra l'Apparizione di Gesù Bambino ai santi Francesco, Antonio da Padova e Lorenzo, è firmata da Iacopo Confortini e datata 1663. Il Bambino in piedi sulle nuvole, circondato da una gloria di angioletti, appare ai tre santi individuabili per i loro attributi iconografici.

La tela è l'ultima opera nota del Confortini. A sinistra è una copia dal Maratta della Madonna col Bambino in trono venerata dai santi Carlo Borromeo e Filippo Neri esistente a Roma in Santa Maria in Vallicella. Il nitore delle pareti laterali dell'aula è interrotto da due grandi altari in pietra serena del XVII sec. In quello di destra, con la mensa sostenuta da balaustrini a tronco di piramide rovescia, colonne composite sopra alti piedistalli sorreggono la trabeazione decorata da una testa di cherubino e da festoni simulanti la stoffa.

Sopra questa il timpano curvilineo spezzato include un cartiglio con la scritta «Altare privilegiato». In sagrestia si conservano due interessanti busti reliquiario in legno scolpito rappresentanti Santo Stefano (XVII sec.) e San Colombano (XVIII sec.).

Cerca



Regione Toscana
Provincia: Firenze
Comune: Scandicci
Superficie: Km59,59
N° Abitanti: 50.031
Nome degli abitanti: Scandiccesi

Links Collegati
www.parrocchiasancolombano.it

 

Associazione Amici di San Colombano per l'Europa - Via Ottavio Steffenini, 207 - 20078 San Colombano Al Lambro (MI) - C.F. 97481110159 - Privacy Policy