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Un santuario mariano sul colle e la chiesa parrocchiale a valle uniti nel ricordo di san Colombano

Monchiero Alto è un pittoresco borgo che sorge tra le colline delle Langhe in un territorio recentemente dichiarato dall’Unesco patrimonio artistico e ambientale dell’umanità. Circondato da filari di Nebbiolo e Dolcetto.  Da questo colle lo sguardo spazia tra colline e montagne: conserva ancora il fascino e la quiete d’un tempo, che rieccheggia nel santuario della Madonna del Rosario, nella chiesetta e nella casa di Eso Peluzzi, celebre pittore d’inizio ‘900, che qui realizzò alcune delle sue opere più significative.


Il toponimo, secondo qualche studioso, è composto dal sostantivo MONS e dall'aggettivo CLARUS, nel valore di ‘spoglio d'alberi'. Le prime attestazioni, rappresentate da “Monte Claro”, poi “Monteclario” e “Monteclerius”, indicano ancora palesemente l'etimo. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo e incerte sono anche le sue origini. Si sa che fece parte del marchesato di Monforte. Infatti il nucleo storico di Monchiero sorse in alto, sulla strada che sale a Monforte; sin dal XII secolo era munita di una rocca e di valide fortificazioni, le quali furono demolite nel 1257.

Già nel 1325 si ha traccia della chiesa di “Sancti Columbani de Moyero”, costruita sul colle di San Colombano, posto alla confluenza del torrente Rea col fiume Tanaro. Nel 1739 l’antica parrocchiale minaccia di rovinare e quindi viene demolita; sui suoi resti sorse la nuova parrocchiale nonché santuario, ufficializzato nel 1773.. In stile barocco, costruito nel Settecento con grande sacrificio dei monchieresi. Si racconta, infatti, che la statua della Madonna, costruita a Torino, venne portata a spalla, per trentacinque chilometri, dai contadini del luogo, i quali meritarono i miracoli che da quel giorno recarono sollievo al loro lavoro. Questo fatto contribuì a richiamare fedeli da ogni parte, tanto che il santuario divenne meta di processioni e sede di confraternite.

Nei primi decenni dell’Ottocento, vi lavorò il pittore-scultore Giovanni Vassallo di La Morra (busto di don Fassini, orchestra del nuovo organo). Nel 1849 la chiesa venne ampliata con un prolungamento, con due campanili in facciata e il portico antistante, su progetto dell’arch. di Alba Giorgio Busca. Nel 1878 Rodolfo Morgari dipinse i due quadri raffiguranti il beato Sebastiano Valfrè.


Nel 1950, viene consacrata la nuova chiesa parrocchiale intitolata a San Colombano costruita nella parte a valle del paese mentre il sacro edificio sul colle conserva la qualifica di santuario consacrato alla SS. Vergine Incoronata, o del Rosario.

 

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Regione Piemonte
Provincia: Cuneo
Comune: Monchiero
Superficie: Km4
N° Abitanti: 586
Nome degli abitanti: Monchieresi

 

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