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Il Santuario della Madonna di  Monte Penice

Sul Monte Penice, nei pressi di Bobbio, sorge il Santuario di Santa Maria in Penice dedicato alla Madonna. Venne fondato dalla regina longobarda Teodolinda.

Quando San Colombano, giunse a Milano  fu accolto e protetto dal re longobardo ariano Agilulfo e da sua moglie, la regina Teodolinda. Questi gli chiesero un aiuto sulla questione tricapitolina, ovvero su un avvicinamento tra loro e la chiesa. La cosa ebbe successo e come ricompensa gli venne donato un ampio suolo per costituire un centro di vita monastica a Bobbio. La stessa regina Teodolinda salì sul Monte Penice con San Colombano per mostrargli il territorio e fargli promettere di dedicare su quella cima una chiesetta alla Madonna. Nacque così il santuario.
 
Esiste anche una seconda versione, forse Teodolinda fece costruire la cappella dopo la morte di San Colombano, durante la visita alla sua tomba.

Vi è comunque un'altra leggenda. Nei pressi del santuario esiste la Cascata del Carlone che crea un bel laghetto termale. Pare che nel medioevo scoppiò la peste, ma i monaci si salvarono perché si dissetavano e si lavavano proprio con queste acque termali, definendole "acque miracolose". Così riuscirono a salvare non solo gli abitanti di Bobbio, ma anche i pellegrini che percorrendo la via francigena chiedevano loro soccorso!

Le origini del Santuario di Monte Penice

L'antico santuario di Santa Maria in Penice è situato in vetta del monte Penice a 1.460 m., nel comune di Bobbio in Provincia di Piacenza, al confine con la Provincia di Pavia. Dedicato alla Madonna risale ad una primitiva costruzione del VII secolo poi ampliata più volte. Posto in un punto particolarmente panoramico, dal suo piazzale si gode una ampia visuale non solo sulla val Trebbia e la valle Staffora, ma su tutto il territorio emiliano e pavese ed in particolari giornate sono visibili persino le Alpi innevate.
La vetta del monte Penice è raggiungibile per mezzo di una strada lunga circa 4 km, che sale dal Passo del Penice a 1149 m., dove passa la strada provinciale ex Strada statale 461 del Passo del Penice (Bobbio-Voghera). La località è raggiungibile anche attraverso la Val Tidone per la ex Strada Statale 412 della Val Tidone (Castel San Giovanni-Romagnese-Passo Penice).
Le sue origini si perdono nei secoli. Le fonti storiche attestano che su questa vetta la Madonna è venerata da più di 1350 anni, per una promessa fatta da san Colombano alla regina longobarda Teodolinda nel VII secolo. Dai sovrani longobardi il santo missionario irlandese ne ebbe il territorio su cui fondò nel 614 la celebre Abbazia di San Colombano.
Sembra che l'edificio venne costruito su di un tempio pagano celtico-ligure. Infatti venne rinvenuto un manufatto risalente al I-II secolo, oggi conservato a Genova nel castello di Montegalletto. Il manufatto è una statuetta bronzea alta mm.96 che raffigura un sacerdote offerente una divinità pagana.
Nel 622 il re longobardo Adaloaldo, subentrato al padre Agilulfo, con la madre Teodolinda venuti a Bobbio a visitare la tomba di Colombano, salirono in vetta al monte Penice in preghiera, prima di scendere in città.
Nel XI secolo esiste già il santuario nelle dimensioni attuali. La chiesa ha l'antico titolo di Madre di Dio che diverrà in seguito Santa Maria in Monte Penice o più comunemente Madonna del Penice.
Nel 1073 la primitiva costruzione venne rinnovata ed altri lavori di restauro risalgono al 1619
Per secoli il santuario appartenne ai numerosi possedimenti del monastero di San Colombano, assieme alle parrocchie di San Cristoforo, Dezza e Ceci poi fino al principio del XIX secolo, quando passò alla Diocesi di Bobbio divenendo il principale centro di culto mariano del territorio.
Nel 1871 venne costruito il portico antistante, mentre la statua del Redentore fu posta il 14 ottobre del 1900; la nuova torre campanaria venne realizzata nel 1968. Il 12 settembre 1927 venne ultimata la strada carrozzabile di 3 km che porta alla vetta dal Passo del Penice.
L'edificio in pietra ha subito parecchi rifacimenti. In questi ultimi anni è stato completamente ristrutturato: all'esterno si ammira il sasso a vista, all'interno la struttura è tornata ultimamente agli originali splendori. Nuovo l'altare e l'ambone. Recuperata anche la sacrestia e rifatti i locali utilizzati per il pubblico. All'interno dell'edificio si può ammirare la preziosa statua lignea della Vergine con il Bambino in grembo che risale al periodo compreso tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600. Degna di nota anche la statua di San Bartolomeo, originale del XVIII secolo.
Nel 2009, per opera dell'attuale rettore, l'interno della chiesa è stato decorato con preziose icone orientali.
La festa del santuario e della Madonna del Penice si tiene nel giorno della dedicazione al Santissimo Nome di Maria, festeggiato da antica data nella seconda domenica di settembre.
Vi è poi la processione notturna di Ferragosto,illuminata da fiaccole, dal Passo del Penice fino in vetta a festeggiare la festa della Madonna dell'Assunta.

 

         Vista panoramica dal Monte Penice

 


 La devozione di San Colombano per la Vergine Maria

 

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