Canevino il paese del miracolo
Dopo la morte di San Colombano, la fondazione di Bobbio venne sciolta da ogni obbligo di dipendenza dai vescovi e diventa oggetto di appetiti ed invidie, clericali e secolari che, nella prima meta del secolo X, sfociarono nell'usurpazione di terre di proprietà del monastero. Era il 930 d.C. quando Re Ugo fece trasportare le reliquie di San Colombano da Bobbio a Pavia per indurre certi signori là convocati a restituire al monastero le non poche terre sottratte forse anche per esercitare sugli usurpatori stessi una specie di ricatto privando le popolazioni del Bobbiese delle reliquie miracolose.
Un testimone racconta di un corteo che accompagnò San Colombano "il cui pretioso Corpo acconcio che fu con grande onore e riuerenza in un'arca di legno; s'iniziò la processione divotamente con molti lumi, canti e suoni verso Pauia". Nella villa di Canuino auenne alhora quello di un fanciullo muto dalla natività sua il quale inveggendo quella diuota turba incominciò di subito a parlare e chiamando suo padre disse: "Padre. padre, ecco che portano San Colombano". El andando insieme ambidue ad incontrare il Sacro Pegno, etiandio cò doni di reficiamento a' Portatori, non cessavano di rendere gratie per si grande fauore al Signore Iddio e al glorioso Santo".
La testimonianza ha un enorme rilievo: Canevino è l'unico Comune citato, nei documenti dell'epoca, insieme a Bobbio e Pavia. Accanto all'aspetto religioso della testimonianza dell'unico miracolo post- mortem di Colombano che si registri, c'è l'aspetto storico economico: è l'unico documento prima dell'anno mille nel quale si parla della coltivazione della vite nella Valle Versa e dell'esistenza di una strada che collegava la capitale dei Longobardi con uno dei centri culturali più importanti del nord Italia: il nucleo monastico di San Colombano e la città di Bobbio, passando per Canevino. I monaci e i pellegrini utilizzarono questo percorso in alternativa a quello del fondovalle, più agevole ma meno sicuro.
Il luogo è molto suggestivo: la vista spazia a 360°, dal Penice i Colli Piacentini fino alle Alpi. La quiete e la solitudine del luogo sono gli stessi da più di 1.000 anni; qui si può riscoprire la dimensione più intima e profonda della religiosità.
"La Corte di Verde" Un territorio del monastero di San Colombano - Valverde, 15 luglio 2012
Il trasferimento di San Colombano da Bobbio a Pavia
Il percorso della traslazione del corpo di San Colombano
Rassegna stampa: da "Il Cittadino" del 10.03.2007 - Il pellegrinaggio di Mons. Giuseppe Merisi
Via S.ti Columbani II - Alta Valle Vers, 6 Aprile 2014
L'itinerario storico di San Colombano in Oltrepo', 29 novembre 2014